4 Strategie di content marketing per vendere sul tuo e-commerce
Perché fare content marketing è un buon modo per spingere le vendite del tuo negozio online?
- Perché crei consapevolezza e generi lead.
- Ti aiuta a raggiungere un pubblico su larga scala.
- Puoi superare la concorrenza posizionandoti meglio sui motori di ricerca.
Con l’inizio della Pandemia il comportamento dei consumatori è cambiato.
Ogni utente di Internet ha trascorso più ore sul web e grazie alle politiche di lockdown, le persone hanno iniziato a cercare più prodotti online provocando un aumento delle vendite sugli e degli e-commerce.
Come se ciò non bastasse anche la tipologia di prodotti cercati è mutata. Incrementando il lavoro in smart-working, per esempio, sono aumentate le ricerche di prodotti come scrivanie, sedie ergonomiche e tutti quegli oggetti necessari a svolgere il lavoro da remoto.
Nel report Boom dell’e-commerce, il record è italiano: nel 2021 crescita a quota 78%, si legge che nel primo trimestre del 2021, in Italia, la corsa allo shopping online è accelerata.
Hai un negozio online o lavori in un’azienda che vende prodotti e servizi tramite il web?
Ecco 4 strategie di content marketing che fanno al caso tuo
#1. Incontra le esigenze dei consumatori
Alcuni strumenti come Categorie Retail in crescita di Thinkwithgoogle.com può aiutarti a comprendere quali sono le categorie di prodotti maggiormente cercati sui motori di ricerca nell’ultima settimana, nell’ultimo mese e nell’ultimo anno. Lo strumento è molto utile se vendi uno dei prodotti inseriti in elenco perché potrai puntare maggiormente sulla promozione di quello.
Ricorda che il tuo sito web dovrebbe fornire informazioni sui prodotti che siano utili e rilevanti per il pubblico. Le persone non sono interessate alle caratteristiche fisiche del prodotto ma a come può essere utilizzato e come può essere utile alle loro vite. Per questo motivo è importante inserire contenuti utili nella tua strategia di content marketing.
Infatti, nel report annuale di idealo e-Commerce in Italia, in cui si analizza il comportamento degli utenti e lo shopping onilne, si afferma che il 95% del campione intervistato ha dichiarato di leggere spesso testi o guide all’acquisto.
Realizzare contenuti non è scontato, quindi se non disponi internamente di risorse in grado di creare guide utili alla causa, puoi chiedere a uno e/o a più specialisti e/o figure autorevoli per la tua nicchia, di preparare per te guide, tutorial o comparazioni tra prodotti per promuovere quello che vendi. Il vantaggio della delega è il guadagno di credibilità sia per i potenziali cliente sia per i motori di ricerca.
#2. Dai nuova vita ai vecchi contenuti
Hai mai sentito dire che “La seconda pagina di Google è il miglior posto dove nascondere un cadavere“?
Ecco: la maggior parte degli utenti acquista online dopo aver effettuato una ricerca prodotto sui motori di ricerca. Ciò significa che lavorare al posizionamento in SERP è importante sia per creare consapevolezza sul prodotto (se nessuno sa che vendi qualcosa come ti aspetti che possa acquistarla?) sia per generare lead. In merito a quest’ultimo aspetto mi preme sottolineare che le lead reperite sul sito web possono essere utilizzate per la promozione del prodotto attraverso la creazione di pubblici per le campagne di social media marketing oppure per creare un database di potenziali clienti a cui inviare promozioni e sconti.
Utilizza Google Analytics per capire quali post hanno ottenuto sia maggiore traffico sia un’importante frequenza di rimbalzo e di uscita. Una volta ottenuto questo dato, aggiorna i vecchi contenuti per aumentare il tempo di permanenza degli utent sul sito. Per sapere quali keyword includere nel testo puoi sfruttare l’ausilio di SEOZoom e SEMrush per capire quali sono i termini di ricerca che compaiono nelle prime righe della SERP. Lo studio della SERP è importante anche per comprendere come strutturare il testo del tuo articolo perché i primi 10 post che si sono guadagnati la prima pagina sul motore di ricerca, sono quelli che hanno saputo interpretare meglio le esigenze del consumatore. Quando aggiorni un articolo ricorda di rivedere le statistiche e i numeri indicati in modo che il post sia più attuale che mai. Se invece stai scrivendo un articolo ex novo o se sei interessato alle query più gettonate per un particolare termine di ricerca, puoi avvalerti dell’aiuto di altri tool online come AnswerThePublic.
#3. Ricicla i contenuti migliori
Una volta aggiornati i post blog sul sito web dovrai adattare i contenuti alla promozione. Questo significa che se nel periodo storico in cui stai operando i video sono i contenuti che hanno performance migliori, dovrai creare dei video.
Se le stories di Instagram hanno un engagement maggiore rispetto ad altre tipologie di content, dovrai farle. Se i video spacchettamento del prodotto sono i post che coinvolgono meglio il pubblico di TikTok e i prodotti che vendi sono per giovanissimi, dovrai imparare a girarli anche tu! Nondimeno se i podcast sono più fruibili di un articolo scritto, dovrò indirizzarti ad un tutorial ad hoc!
Un consiglio che puoi mettere subito in pratica è riutilizzare i tuoi contenuti migliori per estrarre alcuni frammenti da condividere nelle newsletter.
In sintesi, se quei contenuti hanno funzionato sul sito, riadattarli per l’utilizzo su altre piattaforme è sicuramente una buona scelta!
Ovviamente convertire un articolo in audio o creare video, grafiche e infografiche non deve essere necessariamente qualcosa che farai tu ma potrai coinvolgere professionisti del settore o collaborare con altre figure di riferimento.
#4. Coinvolgi gli influencer
I motivi per fare influencer marketing sono tanti, tra questi: sfruttare la notorietà della persona per raggiungere un pubblico in target più ampio e fare leva sulla sua autorevolezza.
La pubblicità fatta direttamente da un’altra persona che ci “mette la faccia” risulta essere più naturale e veritiera rispetto a quella promossa direttamente sulle pagine social del marchio.
Gli influencer hanno costruito negli anni una certa autorevolezza tra i follower guadagnando credibilità sia tra il pubblico sia nei motori di ricerca.
Esistono vari tipi di influencer che possono essere categorizzati a seconda del numero di follower in:
- nano influencer (meno di 1.000 follower)
- mini influencer (più di 1.000 follower)
- professionisti (più di 20.000 follower)
- macroinfluencer (più di 100.000 follower)
- celebrità (più di 1.000.000 di follower).
La scelta dell’influencer da coinvolgere nella promozione dei prodotti del tuo e-Commerce dipende da:
- obiettivi di business che vuoi raggiungere
- dalla tua nicchia di riferimento.
Puoi pensare di lavorare con professionisti che hanno blog invitandoli a recensire il tuo prodotto oppure potrai organizzare webinar con i nano influencer.
Con ogni influencer organizza una o più collaborazioni da spalmare nell’arco di alcuni mesi. Puoi creare una promozione dando loro un codice sconto sui prodotti da fornire ai propri follower.
Il consiglio è di usare un codice univoco per ogni campagna in modo da poter individuare meglio quante vendite sono state generate dalla promo fatta dall’influencer.
Se lavorare con gli influencer ti sembra troppo costoso, pensa che alcuni di loro, soprattutto quelli con meno follower, accettano collaborazioni in cambio di prodotti.
Se invece vuoi riutilizzare i contenuti creati da chi è già tuo cliente ricorda di ricordividere sempre i post. Quest’ultimo è un modo economico per aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti dei prodotti e servizi e stimolare la riprova sociale.
Se ti è piaciuto questo articolo potrà interessarti la lettura “Ecco perché non dovresti acquistare follower su Instagram.“
FONTI
- 4 eCommerce Content Marketing Strategies to Boost Sales
- e-Commerce in Italia: il report 2021 di idealo
- Boom dell’e-commerce, il record è italiano: nel 2021 crescita a quota 78%
There are no comments